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Nella prima settimana
di luglio ho ricevuto da Jello le fotocopie delle visite in pronto soccorso
e le successive visite ortopediche. Cerco di essere semplice e sintetico.
La sera del "fattaccio" è stato sottoposto immediatamente
all'esame M.R.I.. E' un tipo di indagine diagnostica ancora poco in uso
in Italia che prevede lutilizzo di onde elettromagnetiche con emissione
nulla di raggi x durante l'esame. In questo primo esame "a caldo"
risultava una frattura della parte esterna del piatto tibiale (la parte
della tibia che sta nel ginocchio e su cui si scarica il peso che arriva
dal femore), sospetta frattura del menisco mediale, stiramento del legamento
crociato anteriore con sospetto distacco della spina della tibia (sporgenza
ossea della tibia, sta dentro il ginocchio e lì si attaccano i legamenti
crociati), vasto versamento di sangue nell'articolazione. Sempre in pronto
soccorso è stato visitato da un ortopedico che gli ha immobilizzato
il ginocchio con dei bendaggi morbidi e dato tutta una serie di raccomandazioni
tipo mettere ghiaccio sul ginocchio tenere l'arto sollevato fare esercizi
per non indebolire il muscolo ma senza fare movimento (esercizi isotonici),
non mettere peso sulla gamba, cioè camminare con le stampelle. Viene
raccomandata una visita ortopedica per stabilire il da farsi. 4 giorni dopo
la visita dell'ortopedico viene fatta con più sangue freddo ed è
quella dove escono le indicazioni definitive. Questa visita è molto
accurata e contestualizzata. L'ortopedico testa tutti i legamenti per vedere
se altri legamenti sono rotti e se c'è una qualche tendenza a lassità
legamentosa per capire se il paziente è predisposto a rotture legamentose.
Tutto negativo (vuol dire che si è preso solo una gran botta perché
i suoi legamenti sono buoni e robusti...), nessuna rottura di menisco, confermata
la rottura del legamento crociato anteriore, il distacco della spina della
tibia, e frattura del piatto tibiale. Soluzioni possibili;
- evitare il carico sulla tibia per 40 giorni per lasciare che la frattura
si saldi, iniziare un intenso programma di riabilitazione e rinforzo muscolare.
Un quadricipite molto forte può supplire un legamento crociato
rotto e non suturato. Questa è una soluzione ipotetica ma discutibile
nel caso di questo soggetto che ha bisogno di ampi movimenti rapidi e
in torsione (Jello durate i suoi spoken words si muove più o meno
come durante i concerti dei Dead Kennedys). Due tipi di interventi chirurgici;
-protesi di legamento con fettuccina di gore tex
-auto plastica con prelievo di un pezzo legamento rotuleo ed eventualmente
del tendine Gracile e impianto intraarticolare al posto del legamento
crociato anteriore rotto. Questo intervento può essere eseguito,
dal chirurgo che l'ha visitato, in artroscopia. Seguono indicazioni post
operatorie. Tutto apparentemente semplice razionale e freddo.
Vorrei mettere questa storiella nel suo contesto cioè il sistema
sanitario statunitense. Nulla di garantito, nulla aggartis. Nella visita
l'ortopedico ha fatto una considerazione che io ho trovato agghiacciante.
Scrive; sarebbe interessante fare unaltra risonanza magnetica per
vedere la reale entità del danno della spina della tibia, purtroppo
non si può fare a causa del ridotto budget dell'assicurazione del
paziente.
Capite che cosa vuol dire? Hai la lira? Ti curi. Non hai la lira? Pazienza....Lortopedico
ha lasciato a Jello un foglio stampato con su tutte le indicazioni post
operatorie. Sono un sacco di indicazioni utili ma per la verità
molto approssimative, e con queste indicazioni il paziente si dovrebbe
gestire quella che è in realtà una fase delicatissima e
importantissima, una fase che può rendere inutile l'intervento
chirurgico se gestita male. Fino ad oggi in Italia un paziente in quella
situazione viene inviato da un fisioterapista che si solito ne sa un po
di più di un foglio prestampato
E' sport nazionale massacrare il sistema sanitario nazionale e per certi
versi il massacro è giustificato perché le disfunzioni sono
parecchie e i costi per la società sono altissimi. Tutto questo
è vero ma chi critica (cioè gli italiani) non ha mai veramente
sperimentato un sistema sanitario totalmente privato. Entro certi limiti,
che purtroppo conosciamo tutti, noi abbiamo pari diritti quando entriamo
in ospedale. Non ho mai visto negare a qualcuno un esame, per costoso
che sia. Forse ho la fortuna di lavorare in una regione (Valle dAosta)
che ha saputo amministrare discretamente le risorse disponibili, ho visto
spendere un sacco di soldi per la salute dei cittadini, gente qualunque
senza soldi e senza raccomandazioni.
L'Italia vuole andare a destra, ci vada, la scelta è stata fatta.
Mi rimane il dubbio della consapevolezza con cui questa scelta è
stata fatta. Forza Italia ha vinto nei quartieri operai di Torino. Forse
quella gente ha avuto troppi servizi gratis dallo stato. D'ora in poi
forse dovranno pagare per servizi che prima erano gratuiti, oppure semplicemente
non li avranno perché costano troppo ed il sistema sanitario nazionale
non se li potrà più permettere, e con lui neppure i cittadini
italiani.
Fantapolitica? Non credo, lEuropa è stata unisola felice
di wellfare il futuro sarà ben diverso.
Spero che non sia troppo tardi per iniziare a distinguere la destra dalla
sinistra.....
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