KINA SETTEMBRE 1994


Nella prima settimana di luglio ho ricevuto da Jello le fotocopie delle visite in pronto soccorso e le successive visite ortopediche. Cerco di essere semplice e sintetico. La sera del "fattaccio" è stato sottoposto immediatamente all'esame M.R.I.. E' un tipo di indagine diagnostica ancora poco in uso in Italia che prevede l’utilizzo di onde elettromagnetiche con emissione nulla di raggi x durante l'esame. In questo primo esame "a caldo" risultava una frattura della parte esterna del piatto tibiale (la parte della tibia che sta nel ginocchio e su cui si scarica il peso che arriva dal femore), sospetta frattura del menisco mediale, stiramento del legamento crociato anteriore con sospetto distacco della spina della tibia (sporgenza ossea della tibia, sta dentro il ginocchio e lì si attaccano i legamenti crociati), vasto versamento di sangue nell'articolazione. Sempre in pronto soccorso è stato visitato da un ortopedico che gli ha immobilizzato il ginocchio con dei bendaggi morbidi e dato tutta una serie di raccomandazioni tipo mettere ghiaccio sul ginocchio tenere l'arto sollevato fare esercizi per non indebolire il muscolo ma senza fare movimento (esercizi isotonici), non mettere peso sulla gamba, cioè camminare con le stampelle. Viene raccomandata una visita ortopedica per stabilire il da farsi. 4 giorni dopo la visita dell'ortopedico viene fatta con più sangue freddo ed è quella dove escono le indicazioni definitive. Questa visita è molto accurata e contestualizzata. L'ortopedico testa tutti i legamenti per vedere se altri legamenti sono rotti e se c'è una qualche tendenza a lassità legamentosa per capire se il paziente è predisposto a rotture legamentose. Tutto negativo (vuol dire che si è preso solo una gran botta perché i suoi legamenti sono buoni e robusti...), nessuna rottura di menisco, confermata la rottura del legamento crociato anteriore, il distacco della spina della tibia, e frattura del piatto tibiale. Soluzioni possibili;
- evitare il carico sulla tibia per 40 giorni per lasciare che la frattura si saldi, iniziare un intenso programma di riabilitazione e rinforzo muscolare. Un quadricipite molto forte può supplire un legamento crociato rotto e non suturato. Questa è una soluzione ipotetica ma discutibile nel caso di questo soggetto che ha bisogno di ampi movimenti rapidi e in torsione (Jello durate i suoi spoken words si muove più o meno come durante i concerti dei Dead Kennedys). Due tipi di interventi chirurgici;
-protesi di legamento con fettuccina di gore tex
-auto plastica con prelievo di un pezzo legamento rotuleo ed eventualmente del tendine Gracile e impianto intraarticolare al posto del legamento crociato anteriore rotto. Questo intervento può essere eseguito, dal chirurgo che l'ha visitato, in artroscopia. Seguono indicazioni post operatorie. Tutto apparentemente semplice razionale e freddo.
Vorrei mettere questa storiella nel suo contesto cioè il sistema sanitario statunitense. Nulla di garantito, nulla aggartis. Nella visita l'ortopedico ha fatto una considerazione che io ho trovato agghiacciante. Scrive; sarebbe interessante fare un’altra risonanza magnetica per vedere la reale entità del danno della spina della tibia, purtroppo non si può fare a causa del ridotto budget dell'assicurazione del paziente.
Capite che cosa vuol dire? Hai la lira? Ti curi. Non hai la lira? Pazienza....L’ortopedico ha lasciato a Jello un foglio stampato con su tutte le indicazioni post operatorie. Sono un sacco di indicazioni utili ma per la verità molto approssimative, e con queste indicazioni il paziente si dovrebbe gestire quella che è in realtà una fase delicatissima e importantissima, una fase che può rendere inutile l'intervento chirurgico se gestita male. Fino ad oggi in Italia un paziente in quella situazione viene inviato da un fisioterapista che si solito ne sa un po’ di più di un foglio prestampato…
E' sport nazionale massacrare il sistema sanitario nazionale e per certi versi il massacro è giustificato perché le disfunzioni sono parecchie e i costi per la società sono altissimi. Tutto questo è vero ma chi critica (cioè gli italiani) non ha mai veramente sperimentato un sistema sanitario totalmente privato. Entro certi limiti, che purtroppo conosciamo tutti, noi abbiamo pari diritti quando entriamo in ospedale. Non ho mai visto negare a qualcuno un esame, per costoso che sia. Forse ho la fortuna di lavorare in una regione (Valle d’Aosta) che ha saputo amministrare discretamente le risorse disponibili, ho visto spendere un sacco di soldi per la salute dei cittadini, gente qualunque senza soldi e senza raccomandazioni.
L'Italia vuole andare a destra, ci vada, la scelta è stata fatta. Mi rimane il dubbio della consapevolezza con cui questa scelta è stata fatta. Forza Italia ha vinto nei quartieri operai di Torino. Forse quella gente ha avuto troppi servizi gratis dallo stato. D'ora in poi forse dovranno pagare per servizi che prima erano gratuiti, oppure semplicemente non li avranno perché costano troppo ed il sistema sanitario nazionale non se li potrà più permettere, e con lui neppure i cittadini italiani.
Fantapolitica? Non credo, l’Europa è stata un’isola felice di wellfare il futuro sarà ben diverso.
Spero che non sia troppo tardi per iniziare a distinguere la destra dalla sinistra.....